Sono fermamente convinto che molte unioni di fatto, abbiano un valore molto maggiore di numerosi matrimoni. In fondo, il matrimonio è spinto, sorretto, condizionato da una rete di relazioni parentali, condizionamenti, convenzioni e "costrizioni" che spingono un certo tipo di coppie a sposarsi.
Chi decide di andare a convivere col proprio compagno o compagna, intanto si mette contro le convenzioni appunto univeralmente accettate, ovvero che si vada a vivere in due quando ci si sposa. Inoltre spesso non gode di tutta questa rete di "puntelli" sociali, per cui la convivenza viene quasi confermata e ribadita ogni giorno. Senza vincoli. Proprio perchè non ci sarebbero problemi a scioglierla da uun giorno all'altro: niente avvocati, niente mamme in lacrime, niente spose abbandonate...
Continuare a dire che le unioni sono un capriccio, ribadendo la serietà dell'impegno assunto dai coniugi col matrimonio, è la solita ipocresia dei politici o falsi intellettuali cattolici.
M.
PS: Ah che palle aver scelto di non fare un blog anonimo!!!! Avrei potuto raccontare di due recenti succosi episodi di relazioni extra sacro vincolo del matrimonio apprese recentemente nella mia cerchia di conoscenze lavorative... ma sarebe stato facile per chi mi conosce e fosse capitato su questo blog capire a chi mi stavo riferendo. Alla faccia della serietà e stabilità del matrimonio
domenica 11 febbraio 2007
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3 commenti:
si dice il peccato ma non il peccatore. ciao marco, ti ho trovato!
leggere l'intero blog, pretty good
imparato molto
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