giovedì 4 agosto 2011

Stockholm Memories - 4 agosto

Stoccolma è una città meravigliosa. Il Nord non delude mai. La luce è incredibile, e incredibilmente odiosa da e per fotografare. Altri due giorni di vacanza e di Pride. E altri spunti di riflessione e di rabbia.

Intanto ieri sera il Pride Park ha smentito un'altra volta ogni pregiudizio e ha stupito, aprendosi per la prima volta alla musica rock. Diciamolo, il rock hard core non è certo il genere musicale più amato da gay e lesbiche, più affini a leziosità pop-disco o addirittura cultural-jazz-classicheggianti. Beh, per tacitare e spiazzare, ieri serata appunto tutta rock. Il pubblico era in maggior parte etero, trans-versale solo per fasce di età. Ma anche questa è una prova di come in questo paese non fa particolare impressione andare ad un festival gay.

Come non deve aver fatto particolare impressione questa sera alla famiglia di immigrati indiani o pachistani entrare tra coppie e gruppi di bei nordici (ok e di belle nordiche!!!) in un Pride Park strabocca te di gente, corsa invece per la serata forse più popolare della
manifestazione, ovvero quella "schlager". Si tratta di un genere assolutamente popolare e tipico in Svezia, un misto di europop e disco, non per nulla diventato quasi lo stile ufficiale dell'Eurovision Song Contest: gli Abba erano o no svedesi?!?

In questo Pride Park, oltre alla gente e alla musica, ci sono oltre un centinaio di stand di ogni tipo: dai mega sponsor (Nissan è il mani sponsor) all'azienda dei trasporti locali (si può creare la propria tessera dei mezzi personalizzata per il Pride), dall'Esercito Svedese o i vigili del fuoco di Stoccolma (oh già!!!) all'associazione degli accademici gay e alla lega degli studenti gay. Ma anche e sopratutto quasi tutti i partiti hanno un loro stand: cristiano-democratici (ed evidentemente qui lo sono per davvero) ai verdi, dai liberali al "partito dei pirati". Insomma, il Pride qui assomiglia molto alla fine ad una grande festa dell'Unità che ha una manifestazione deviante e trasgressiva. Perché le persone gay, lesbiche e trans sono parte della società svedese e qui manifestano la loro identità, che però infondo in pochi mettono in discussione.

Altra considerazione: la perché all'estero certe cose già si fanno mentre da noi sembrano fantascienza?!? Tutte le bevande vendute al Pride Park sono in contenitori e bottiglie DI PLASTICA!! anche birra o simile. Quindi nessuno si fa male con bottiglie di vetro perché il vetro non c'è.

A questo punto torno a rivolgere un invito ai nostri politici: basta fare vacanze nei resort esotici!!! Andate a vedere come si fanno e come funzionano i paesi più evoluti e civili della nostra povera Italia!! E copiate. Spudoratamente ma saggiamente. E semplicemente.

mercoledì 3 agosto 2011

Stockholm Memories - 3 agosto

ore 7.30 - la luce del nord ha
colpito ancora e sono già sveglio.

Primo assaggio ieri sera della città e del Pride Park, la vasta area con stand, bar, ristoranti, musica e tanta tanta gente, allestita in uno dei maggiori e centrali parchi cittadini, lo Kungsträdgården,

Bandiere raimbow sventolano ovunque, dagli autobus cittadini, ai centri commerciali, sul centralissimo Sheraton e sulla chiesa che affaccia sul Pride Park. E ovviamente davanti la Kulturhuset, contenitore di teatri e centri di incontri artistici e culturali della città.

E questo, se da una parte solleva ancora la domanda: "Che senso ha un Pride", lascia intravedere anche una prima risposta.....

martedì 2 agosto 2011

Stockholm Memories - 2 ago 2011.

Che senso ha un Pride? Ogni anno ci facciamo questa domanda, prima e sopratutto durante i preparativi delle manifestazioni per celebrare.... Ecco appunto: per celebrare cosa? In teoria per ricordare i moti iniziati a NY il 28 giugno 1969 e che hanno dato il via al movimento per il riconoscimento dei diritto delle persone LGBT. E ogni anno queste manifestazioni cercano di trovare un nuovo tema, un nuovo (si fa per dire) spunto di rivendicazione e riflessione.
L'aspetto politico degli ultimi Pride è però passato in secondo piano, almeno per la maggior parte dei partecipanti, in favore della festa. E non lo dico necessariamente con un'accezione negativa. Anzi, trovo molto bello che così tanti giovani vogliano scendere e sfilare x le strade "solamente" per rivendicare il loro diritto di "essere", anche ballando e saltando dietro un carro e alla musica di decine di dj. Ma gli slogan e i temi politici, che spesso sono causa di estenuanti riunioni e mal di pancia per gli attivisti, rimangono alla testa del corteo, mentre nelle retrovie impazza la festa. E purtroppo invece tutti sappiamo quanto bisogno ci sarebbe che anche solo qualcuna di queste rivendicazioni fosse finalmente accolta dalla classe politica e diventasse realtà anche per decine di migliaia di cittadine e cittadini Italiani.
Quest'anno andiamo in vacanza a Stoccolma, anche per seguire il Pride, in un paese dove le coppie dello stesso sesso sono una realtà riconosciuta da anni, solo per citare una piccola differenza tra questa e la nostra realtà italiana. E in questi casi la domanda sorge ancora più spontanea e fragorosa: che senso ha un Pride? Speriamo di scoprirlo e dare qualche risposta nei prossimi giorni.

Stockholm Pride

Siamo in partenza per Stoccolma, anche per partecipare al più grande e importante Pride della Scandinavia. http://www.stockholmpride.org/en/

Cercherò di postare info e impressioni sull'evento. Intanto, per farvi un idea di come viene vissutoned organizzato un Pride in un paese dove i diritti per le persone LGBT sono assolutamente affermati e consolidati, date un'occhiata al programma di impegni e appuntamenti in calendario.

lunedì 30 maggio 2011

Riappropriamoci finalmente delle nostre passioni.

Uno dei momenti per me più emozionanti dell'ultimo Concerto del 1° Maggio 2011 è stata l'esecuzione di "Elegia per l'Italia", scritta e diretta da Ennio Morricone (http://www.youtube.com/watch?v=0bgYvZ1xqSg).

Emozionante perchè ho realizzato che questi ultimi 15 anni di politica faziosa, egemonizzati dall'arroganza di un centro destra e della Lega, e dai quali non si può che prendere le distanze, ci hanno in realtà privato, per reazione, di cose che in realtà ci appartenevano.

Chi se la sente ormai di dichiarare "Forza Italia" senza temere di essere scambiato per berlusconiano? Chi se la sente di vestire di verde senza essere scambiato per seguace di Borghezio?

L'aspetto liberatorio, come dichiarato anche espressamente negli intenti di Morricone, è appunto quello di poter gioire liberamente ascoltando il "Va pensiero", una delle pagine più belle della musica mai scritta, senza doversi scusare!

Voglio poter rimettere la mia bella camicia verde senza dovermi più scusare, voglio poter ascoltare il Nabucco e fischiettare "Va Pensiero" senza dovermi più scusare. Voglio poter augurare successo al nostro paese, che ne ha così tanto bisogno, "Forza Italia". Punto.

E voi? Quali sono le vostre "passioni" castrate da liberare?

giovedì 15 aprile 2010

Omosessuali in Italia: ma a che punto stiamo dopo 40 anni?

Nel 2010 si celebreranno i 40 anni del movimento omosessuale in Italia. Cos'è cambiato da allora? Possiamo dirci soddisfatti, possiamo dire di stare meglio? Possiamo dire che il paese e gli italiani abbiano realmente cambiato la loro percezione e il loro parere sull'omosessualità e sulle persone omosessuali?

Io non lo so, ma non sono troppo ottimista.

Quando ancora oggi in Italia ci si permette di dire che gli omosessuali sono dei malati, se esponenti di una organizzazione che comunque rappresenta e dovrebbe guidare milioni di cittadini si permettono di affermare che la pedofilia è strettamente legata all'omosessualità, se comunque la maggioranza degli italiani pensa che non sia giusto che coppie omosessuali possano sposarsi civilmente, allora non possiamo essere ottimisti.

E di chi è la colpa di tutto questo? Io sono stanco, veramente stanco, di sentirmi ripetere che la colpa sia della chiesa, che in Italia abbiamo la chiesta, e palle di questo tipo. Certo, abbiamo la Chiesta in Italia, ma in Spagna hanno l'Opus Dei (che forse è ancora peggio della Chiesa), eppure un governo di destra ha approvato una legge che riconosce le unioni civili tra coppie dello stesso sesso (solo dopo il capo del governo di sinistra ha approvato il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso). Quindi, forti istituzioni clericali non possono più essere la scusa per nascondere il fallimento del movimento omosessuale, o LGBT per essere più politically correct.

Forse, ancora dopo 40 anni, è nuovamente venuto il momento di essere tutti, nuovamente, attivisti Ma non solo nelle "GRANDI MANIFESTAZIONI".

Le grandi manifestazioni penso che alla fine lascino veramente il tempo che trovano, servono solo come un pannicello caldo a farci stare meglio, farci sembrare di essere in un paese civile, laico, solo perchè la gente ci sorride e batte le mani quando sfiliamo durante il Pride? Palle.
Dobbiamo tornare ad essere attivisti tutti i giorni, ad affermarci come persone, ad essere visibili, ad essere riconoscibili al lavoro, coi colleghi, con i vicini di casa, con i compagni di sport, perche solo con la conoscenza reale, con l'EDUCAZIONE possiamo sperare di essere finalmente NON accettati, ma compresi e inclusi come persone e coppie come tutte le altre.

Ho visto la pubblicità di un video che sarà presentato durante il prossimo festival del cinema gay "Da Sodoma a Hollywood" dal titolo, forse involontariamente, emblematico: "Feever! Wanna be gay on Sunday (Voglio essere Gay la domenica)" . Ecco, dobbiamo partire esattamente dall'apporccio opposto:
" Voglio essere gay tutti i giorni".

Perchè la vita è nostra e non possiamo più lasciarcela scippare.

martedì 22 settembre 2009

Manifestazione nazionale UGUALI

Manifestazione nazionale UGUALI:
Roma - "Manifestazione nazionale 10 ottobre 2009


Liberi e eguali in dignità e diritti

(articolo 1 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)"